Storie

Donato Di Lorenzo

Nato a Vallo della Lucania da un’antica famiglia del posto, Donato Di Lorenzo si formò artisticamente a Napoli, all’Istituto di Belle Arti, dove fu allievo di grandi maestri come Tommaso de Vivo e Domenico Morelli. Quest’ultimo, pittore di grande importanza nell’Ottocento italiano, lasciò un’impronta decisiva sul suo stile, che unisce romanticismo e verismo.

Iniziò la sua carriera come ritrattista, realizzando opere per personalità locali come Alessandro Pinto, Raffaele Passarelli e il vescovo Maglione. Nel 1879 emigrò in Uruguay, stabilendosi a Montevideo. Qui si inserì nella vivace comunità italiana, insegnando in scuole e collegi e partecipando attivamente alla vita culturale locale. Il suo talento fu presto notato anche al di fuori della cerchia italiana: Di Lorenzo ritrasse il presidente uruguayano Vidal e ottenne riconoscimenti in Argentina, Italia e Francia.

Partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo premi prestigiosi: medaglie d’oro a Milano (1900) e a Torino (1911), una menzione d’onore a Parigi (1889) e il primo premio a Genova (1892). Pittore versatile, seppe affermarsi anche nella natura morta, oltre che nel ritratto.

Nel 1915 fu nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia da Vittorio Emanuele III, che aveva precedentemente ritratto per il Circolo napoletano di Montevideo. Nonostante la distanza, Di Lorenzo non interruppe mai i rapporti con la sua città natale: inviò numerosi quadri al Comune di Vallo, che gli riservò sempre stima e riconoscenza. Alcune sue opere, come l’Autoritratto, Charitas e Costanza, sono ancora oggi custodite nella casa comunale.

Morì a Montevideo nel 1937, dopo oltre cinquant’anni di successi oltreoceano. A lui è stata dedicata una piazza a Vallo, per ricordare un artista che ha saputo portare l’arte italiana nel mondo, senza mai dimenticare le proprie radici.

Giovanni D’Urso

Nato a Vallo della Lucania nel 1841 da Raimondo D’Urso e Raffaella Mainendi, si è dedicato allo studio delle scienze chimiche, conseguendo il titolo di farmacista.

Ha compiuto i suoi primi studi a Vallo della Lucania, per poi iscriversi alla facoltà di Napoli, dove si è dedicato allo studio delle scienze chimiche e ha conseguito il titolo di farmacista. Stabilitosi a Napoli con un importante negozio, nel 1873 decise di trasferirsi nella Repubblica Orientale dell’Uruguay.

Desideroso di continuare a esercitare la professione di farmacista, rinnovò il titolo e fondò, in seguito, uno stabilimento analogo a quello che possedeva in Italia. Per 25 anni rimase al fronte della sua farmacia, alla quale seppe dare importanza e credito. Fu uno dei chimici più accreditati della capitale uruguaiana e si distinse anche come attivo e intelligente commerciante.

Fu membro di varie istituzioni, tra cui la Società Nuova Stella d’Italia e la Società Italiana di Mutuo Soccorso. Si distinse per il suo carattere bonario e generoso, sempre pronto a fornire i propri servigi e le proprie conoscenze a chi ne faceva richiesta. Dopo una lunga permanenza alla direzione del suo stabilimento, si ritirò a vita privata.

Spinto dai suoi sentimenti patriottici, intraprese un viaggio verso la madrepatria che gli servì anche da meritato riposo allo spirito. Si sposò a Montevideo con Seconda Marengo, una sua compatriotta.

Daniele Laurito

Nato ad Angellara, frazione del comune di Vallo della Lucania, il 25 marzo 1855, dopo aver ricevuto la sua educazione emigrò in America, arrivando sulle spiagge dell’Uruguay nell’anno 1871. Si dedicò ai lavori agricoli, recandosi a Sarandi del Yi, località dell’interno della Repubblica, dove, anni dopo, si stabilì con una casa di commercio che, fin dal principio, godette di buona fama grazie alla buona direzione che seppe imprimergli il signor Laurito.

Dopo aver brillantemente figurato a Sarandi del Yi, si diresse a Montevideo.

Nella città di Buenos Aires contrasse matrimonio con la compattriotta Maria Sanguinetti. Il signor Laurito non si dedicò solamente al commercio, ma fece anche opera benefica: fu della commissione direttiva ed uno dei fondatori della società Nuova Stella d’Italia, appartenendo anche a quella di Mutuo Soccorso.

Durante gli anni in cui Laurito si dedicò al commercio, seppe distinguersi per la sua rettitudine, facendo sempre opera buona e di progresso.

Gaetano De Marsilio

Nacque a Vallo della Lucania nel 1820. Fu figlio di un’illustre famiglia; infatti molti dei suoi antenati avevano ricoperto ruoli di rilievo durante il regno dei Borbone. I suoi genitori furono Giuseppe De Marsilio e Carolina Cortazzo.

Frequentò le scuole nella sua città natale, per poi proseguire gli studi all’Università di Napoli, dove si laureò in agronomia e in legge. Durante il periodo in cui svolse la professione di professore, si distinse per la sua intelligenza e le sue doti di carattere.

Si sposò con Amelia Natarella, sua compaesana, e nel 1873 arrivò sulle spiagge del Plata, entrando subito in servizio nell’antico collegio Ricaldoni come professore di lingua italiana. Fu il fondatore e direttore della scuola del carcere penale dell’Uruguay e autore di diverse opere, fra le quali spicca “El Oriental”.

Domenico Rinaldi

nacque a Vallo della Lucania nel 1853. Nel 1870 si trasferì a Montevideo, dove lavorò in una casa di commercio. Dotato di spirito intraprendente e desideroso di progresso, nel 1877 aprì, insieme al fratello Pantaleo, la prima fabbrica e negozio di cappelli di feltro per uomini in questa capitale.

Lavorò per molti anni, lottando contro molte difficoltà, ma riuscì a vedere i suoi sforzi premiati quando, nel 1913, poté ritirarsi dal suo negozio, affidandolo ai suoi figli.

Contrasse matrimonio con Maria Rebagliatti, uruguayana, figlia di italiani, e fece parte di varie società italiane, ricoprendo la carica di presidente del Circolo Napoletano. Da buon italiano, contribuì alle varie sottoscrizioni effettuate durante la guerra europea a favore della Croce Rossa italiana e della Croce Rossa degli alleati.

Pantaleo Ruocco

nacque a Vallo della Lucania il 13 novembre 1863. Dopo aver frequentato le scuole del suo paese, emigrò in Uruguay, dove giunse il 29 settembre 1880. Si stabilì a Montevideo come apprendista in una fabbrica di recipienti di metallo. Grazie alla sua attività e al suo spirito intraprendente, riuscì a mettere su, nel 1882, un’officina nel medesimo settore.

A partire da quel momento, la sua modesta officina crebbe in modo esponenziale, trasformandosi in un importante stabilimento meccanico che dava lavoro a un buon numero di operai.

La perfezione raggiunta nella fabbricazione di svariati recipienti di latta, zinco, ecc. gli valse vari premi nelle esposizioni in cui essi furono presentati. Ricordiamo, a titolo d’onore, l’Esposizione di Torino nel 1911 e quella di Bruxelles del 1910, nelle quali gli furono conferite una medaglia di bronzo e una d’oro, rispettivamente.

Il signor Ruocco contrasse matrimonio a Montevideo con Antonia Trinchitella, uruguayana, figlia di italiani, e la sua unione fu allietata da undici figli, tutti nati in Uruguay.

Di sentimenti umanitari, contribuì alle varie collette effettuate durante l’ultima guerra europea a favore della Croce Rossa e sottoscrisse il prestito emesso dal governo italiano.